Gaius Plinius Secondo, il Vecchio

Il celebre naturalista romano, nato a Como, Italia, nel 23 d.C. morì durante l'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Nella sua opera omnia, la "Naturalis Historia", una sorta di enciclopedia di scienze naturali, accenna che il cotone è stato coltivato in Egitto.

Gaius Plinius Secondo, il Vecchio
"Naturalis Historia"

Jacques Delchamp

Il medico francese, nato nel 1513, cita il cotone egiziano nella sua "Histoire Générale des Plantes", pubblicata a Lione nel 1653 dopo la sua morte.

Pietro Andrea Mattioli

Siena 1501 - Trento 1557 Laureato all'Università di Padova, Pietro Andrea Mattioli studia chirurgia a Perugia e a Roma per poi trasferirsi a Trento dove è consigliere e medico personale del principe-vescovo Bernardo Clesio, presso il castello del Buonconsiglio.
Tra il 1541 e il 1542, a Gorizia, lavora alla traduzione dal greco del De Materia Medica di Dioscoride. Il Mattioli non si limita a tradurre l'opera, ma la completa con i risultati di una serie di ricerche su piante ancora sconosciute all'epoca. I suoi "Discorsi" divengono così un'opera fondamentale sulle piante medicinali - un vero punto di riferimento per scienziati e medici, tradotti in diverse lingue per diversi secoli. In questa sua opera è citata anche la pianta del cotone.

Prospero Alpini

(Marostica 1553 – Padova 1617) Prosper Alpinus si laurea in medicina all'Università di Padova nel 1578. Nel 1580, il patrizio veneto Giorgio Emo, nominato console a Il Cairo in Egitto dalla Repubblica Veneta, lo vuole con sé come medico personale. Così, fino al 1584, vive in Egitto dove si dedica allo studio della botanica. Dalle pratiche di coltivazione della palma da dattero, l'Alpini deduce il concetto di differenza sessuale nelle piante, in seguito adottato come fondamento dal sistema di classificazione scientifica di Linneo. Nel 1593 ottiene la cattedra di lettura dei semplici all'Università di Padova e dal 1603 è nominato prefetto dell'orto botanico e titolare della cattedra di ostensione dei semplici (l'odierna farmacologia). Le sue opere e la sua attività, sia botanica che medica, lo hanno reso celebre in tutta Europa, tanto che Albrecht von Haller lo ha definito "medicus et botanicus celeberrimus". In botanica la sua opera più famosa è il De Plantis Aegypti Liber, di grande successo e ampia diffusione con plurime edizioni e ristampe. Nell'opera è descritta descritta la pianta del cotone.

Remberti Dodonaei

(Malines 1517 – Leida 1585) Rembert Dodoens è stato un botanico e medico fiammingo.
Dopo la cattedra all'Università di Lovanio, nel 1574 è medico di corte dell'imperatore Massimiliano II a Vienna. Il suo interesse per la botanica è principalmente di natura medica. Nel suo famoso erbario fiammingo, dal titolo Cruydt-Boek, del 1554, è ritratta anche la pianta del cotone (raffigurata qui a fianco). L'opera è stata tradotta anche in francese nell'Histoire des plantes per opera di Charles de l'écluse.

Charles de l'écluse
"Histoire des plantes"

Peter Forsskål

(Helsinki 1732 - 1763) Peter Forsskål è stato esploratore, orientalista, naturalista e apostolo di Carlo Linneo. Nel 1760 è nominato dal re Federico V di Danimarca a partecipare ad una spedizione scientifica in Egitto e Arabia, promossa dal governo Danese. Qui oltre a condurre gli studi sulla lingua araba, Forsskål raccoglie innumerevoli esemplari botanici e zoologici, fino al 1763 quando muore di malaria. Al suo compagno Niebuhr, l'unico dei partecipanti che sopravvive alla spedizione, vengono affidati i suoi manoscritti, pubblicati nel 1775 col titolo di "Flora Aegyptiaco - Arabica sive Descriptiones Plantarum quas per Aegyptum Inferiorem et Arabiam Felicem detexit, illustravit Petrus Forskal, 1775". Il suo erbario è stato ricostruito circa 150 anni dopo la sua morte dal botanico Carl Christensen. Nel libro, tra le innumerevoli piante del Basso Egitto e Arabia, viene descritto anche il cotone.

Johan Christoph Bolbamer, 1714

( / )
Menu